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Curare il prato in primavera
Consigli Pratici | 14 Febbraio 2017

Curare il prato in primavera

Ecco la lista delle raccomandazioni e delle cose da fare in primavera, quando il prato si risveglia dal torpore invernale:

Attenzione ai tempi

Sebbene i primi raggi del sole ci invogliano ad uscire e ad occuparci del nostro giardino, occorre essere pazienti per ottenere i risultati migliori.
Occorre infatti aspettare che il prato sia diventato verde prima di iniziare la tosatura, l’arieggiatura e altri tipi di attività, o altrimenti rischieremmo di distruggere i nuovi germogli prima che maturino o di compattare il terreno.

Attenzione al tipo di erba

Sapere che tipologia compone il prato, se è una microterma (per esempio il lolium perenne, l’erba fienarola, la festuca) o una macroterma ( zoysia, gramigna, logliarella americana, paspalum) è importante per sapere che tipo di manutenzione necessita e quando è opportuno farla.

Le microterme hanno due periodi di crescita: in primavera e in autunno. Possono resistere al caldo e sono dormienti in estate, pertanto in primavera dovremmo puntare sul rafforzamento affinchè possano meglio sopportare il caldo in arrivo.

Le macroterme cominciano a crescere subito dopo la primavera e raggiungono il culmine a metà estate.
Ecco alcuni consigli per la cura del prato in primavera, con particolare attenzione alla tempistica sulle due tipologie di erbe:

Pulizia del giardino

Per prima cosa, occorre sbarazzarsi dei detriti, rastrellando foglie morte o altri materiali organici, in modo da aiutare il prato ad assorbire la luce del sole di cui ha bisogno per crescere velocemente. Rastrellando, fai attenzione a non danneggiare il manto erboso, usando un rastrello per foglie. Fai attenzione a tutte le zone che potrebbero essere compattate (e che necessitano di essere arieggiate) o che presentano accumuli di feltro (che necessitano quindi di essere sfeltrate).

Arieggiare il prato

Durante il periodo invernale, il prato subisce un compattamento dovuto alle pioggie invernali e si ricopre di uno strato di materiale inerte quali foglie e feltro. Per avere un prato sano e rigoglioso è buona prassi a fine inverno arieggiare il manto erboso con attrezzi manuali dedicati o con l’ausilio di macchine chiamate arieggiatori o scarificatori o bucatrici.

L’arieggiatore è utilizzato principalmente per rimuovere il feltro, che è un accumulo di sfalcio d’erba, foglie e detriti che si deposita sul terreno e ne ostacola l’ossigenazione.
Lo scarificatore, al pari dell’arieggiatore, permentte di rimuovere il feltro e detriti ma utilizza un diverso metodo che favorisce anche la crescita verticale dei fili d’erba.
La bucatrice o carotatrice è utilizzata per favorire un’ossigenazione del prato più in profondità. Le macchine bucatrici praticano centinaria di fori attraverso punte o fustelle che bucano o asportano “carote ” di terreno in superficie. Questi fori vengono spesso riempiti stendendo un sottile strato di sabbia che facilita il drenaggio dell’acqua nel terreno e favorisce lo scambio di ossigeno alle radici dell’erba.

Fertilizzazione

Non c’è necessariamente bisogno di concimare il prato in primavera, specialmente se è stato già concimato in autunno. Ma in base al tipo di programma di fertilizzazione, la primavera potrebbe essere la stagione ottimale per fare un test del suolo, per controllare i livelli di sostanze nutritive presenti. Le microterme potrebbero beneficiare dell’uso di un fertilizzante leggero, una volta che l’erba abbia cominciato a crescere.
Ricorda che alcuni pre-trattamenti contro le erbacce comprendono già del concime all’interno, pertanto presta attenzione a non dare troppo fertilizzante.
Per quanto riguarda le macroterme, è preferibile concimarle a fine primavera, subito dopo che le piantine hanno cominciato il loro sviluppo.

Prevenire le erbacce

Indipendentemente dal tipo di erba, durante la primavera è opportuno applicare qualche erbicida come trattamento preventivo contro l’insorgenza di erbacce.
Per prevenire la sanguinella o la coda di volpe, applicare il prodotto non appena il suolo raggiunge la temperatura di 13°. Se si è in procinto di seminare il prato, allora occorre prestare particolarmente attenzione alla scelta dell’erbicida, in quanto alcuni potrebbero inibire la germinazione dei semi dell’erba.

La semina

Le microterme possono essere seminate quando il terreno non è gelato o troppo umido. Quando la temperatura del terreno raggiunge i 10°, i semi cominciano a germogliare. Il trucco è seminare non appena le condizioni siano favorevoli affinchè la pianta possa stabilizzarsi prima dell’arrivo dell’estate.
L’autunno è il periodo migliore per le microterme, pertanto in primavera concentrati sul riseminare le aree rimaste spoglie. Le macroterme dovrebbero essere seminate quando la temperatura del suolo si aggira sui 15° e non vi è più pericolo dell’arrivo di gelate.
Sicuramente il prato durante la stagione invernale si è mantenuto bene, e probabilmente sarà già pronto per affrontare l’estate. Le cure fornite in autunno, come l’arieggiatura, la sfletratura, potrebbero essere sufficienti. Dipende tutto dalle condizioni del prato dopo la stagione invernale.