Come contrastare le erbacce e migliorare lo stato di salute del prato
Ancora alle prese con le erbacce? Hai dubbi su quanto fertilizzare?
Ecco alcuni consigli pratici che potranno esserti utili :
Non tagliare il prato molto basso
Tosare il prato alla giusta altezza aiuta a prevenire la crescita delle erbacce in quanto mantenendo il manto erboso più alto si impedisce ai raggi solari di far germogliare i semi delle erbacce.
Se notiamo che le erbacce stanno per germogliare, allora raccogliamo l’erba tagliata ed eliminiamola definitivamente piuttosto che ridistribuirla sul prato.
Assicurarsi di mantenere il prato fertile, in quanto un manto erboso bello fitto impedisce alle erbacce di insinuarsi. Prestiamo particolare attenzione anche ai tempi in cui fertilizzare.
Quando fertilizzare
Nel Nord d’Italia dove le erbe più comuni sono le microterme è preferibile non fertilizzare in estate quando le microterme sono dormienti, perché di sicuro saranno le erbacce a beneficiarne.
Fertilizziamo i prati di microterme in autunno.
Nel sud d’Italia dove le erbe più comuni sono le macroterme è preferibile non fertilizzare in autunno, perché si potrebbe favorire la crescita delle erbacce della stagione fredda.
Fertilizziamo i prati a metà primavera per favorire lo sviluppo dell’erba in quanto il prato si appresta ad entrare nella stagione di maggior crescita.
Drenaggio
Un altro metodo per migliorare il prato, contrastando le erbacce, è quello di eliminare la compattazione e migliorarne il drenaggio.
Le erbacce sono piante opportunistiche, e per debellarle dal prato occorre cambiare le condizioni che ne favoriscono la crescita.
Si potrebbe installare un vialetto di pietre nelle zone in cui si passa spesso per evitare la piantaggine o la sanguinella sottile. Per le aree difficili da tosare (nei pressi di recinzioni o muri) si può usare il pacciame, evitando così che i semi mettano le radici. E’ importante anche seminare prima possibile le zone spoglie.
Infine, contrasta la crescita delle erbacce dalle radici più superficiali irrigando in profondità ma in modo sporadico e avendo cura di lasciar asciugare di 1,5 cm circa il suolo tra un’irrigazione e l’altra.